In data 16 maggio 2016 è stato emesso, da parte del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, un comunicato relativo agli esiti della vigilanza effettuata nel corso del primo trimestre dell’anno, rispetto alle attività di allestimento e disallestimento di strutture mobili e fisse che vengono utilizzate nel corso di organizzazioni di eventi quali fiere, spettacoli, rassegne e mostre.
Per quanto riguarda il primo trimestre del 2016, l’impiego capillare di ispettori, ha dato il risultato di accertare, in termini assoluti, un maggior numero di violazioni e di sanzioni elevate, anche se rispetto alle ispezioni del passato, in termini proporzionali, i dati confermano valori percentuali analoghi.
Nel periodo oggetto del rapporto (gennaio–marzo) sono state effettuate ispezioni in 141 imprese (rispetto alle 74 dell’intero 2015), con un coinvolgimento di 469 operatori del settore (rispetto ai 184 del 2015). Di questi il 19,6% sono risultati in qualche modo impiegati irregolarmente (92 lavoratori), dato che conferma i valori dell’anno precedente attestati sul 21,7% circa (40 lavoratori).
Anche per quanto riguarda i risultati ottenuti globalmente sulle imprese oggetto delle verifiche, i dati risultano allineati rispetto all’anno precedente in termini percentuali (35% di imprese irregolari nel 2015 e 37% nel 2016), mentre è in controtendenza il numero dei lavoratori impiegati in nero che sono risultati essere il 9% nel primo trimestre del 2016 rispetto al 18% del 2015.
I valori in crescita più significativi risultano essere quelli relativi alle prescrizioni elevate in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, che risultano praticamente raddoppiate nel solo trimestre 2016 rispetto all’intero anno precedente (15 nel 2016 rispetto alle, 8 del 2015), così come i provvedimenti che prevedono la sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi irregolarità, sebbene siano poi state per la maggior parte revocate in seguito alla regolarizzazione delle infrazioni evidenziate (14 nel primo trimestre 2016 rispetto alle 7 del 2015).
Di conseguenza salgono gli introiti relativi alle sanzioni elevate che si attestano rispettivamente a 20.984 Euro per le contravvenzioni elevate in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ed a 71.589 per le sanzioni amministrative; con un recupero contributivo netto di circa 16.000 Euro.