Lo scorso 21 ottobre 2009 il Senato ha affrontato la discussione della relazione intermedia sull’attività svolta dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette “morti bianche”. Per l’occasione è stata discussa e approvata la risoluzione bipartisan presentata dai senatori Tofani (Pdl) e Nerozzi (Pd) che impegna il Governo ad assicurare una rapida e completa attuazione del Testo Unico delle norme in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (Legge 81/2008). È stata tuttavia respinta la premessa della risoluzione che imputa al decreto legislativo n. 106 del 2009 il sostanziale peggioramento del sistema sanzionatorio previgente.
La risoluzione approvata impegna il Governo su molti altri fronti, qui elencato così come appaiono nella risoluzione: intensificare le azioni di prevenzione, contrasto e vigilanza; rafforzare la lotta ai fenomeni del lavoro sommerso ed irregolare, nonché dello sfruttamento del lavoro minorile; attivarsi affinché i competenti organismi di controllo impartiscano istruzioni precise sulle procedure da seguire e si adoperino per chiarire gli adempimenti di carattere amministrativo; rafforzare il coordinamento e la collaborazione fra tutti gli enti istituzionali che si occupano della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, sia a livello centrale che locale; adoperarsi affinché siano rese disponibili tutte le informazioni esistenti sugli infortuni accaduti nei vari settori produttivi; favorire la rottamazione e la messa in sicurezza delle macchine ed attrezzature agricole, forestali ed edili; ad assumere iniziative legislative tese ad eliminare il criterio del massimo ribasso d’asta quale parametro di selezione delle offerte nelle gare d’appalto; a completare l’introduzione, nelle scuole di ogni ordine e grado, di moduli didattici relativi ai temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro; rivedere la normativa in materia di assicurazione contro gli infortuni domestici; valutare la possibilità di destinare alle attività di prevenzione e di contrasto degli infortuni sul lavoro quote più significative di risorse pubbliche, con particolare riferimento agli avanzi di gestione dell’INAIL; sollecitare una maggiore attenzione delle competenti autorità affinché, nelle indagini sugli incidenti stradali occorsi a lavoratori nell’esercizio della loro attività, siano individuate eventuali violazioni delle disposizioni in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro; emanare i decreti attuativi previsti dal decreto legislativo n. 334 del 1999 di attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose ed infine a procedere all’emanazione del decreto ministeriale relativo al Fondo per i lavoratori colpiti da malattie connesse all’uso dell’amianto e a rafforzare l’attività di coordinamento con enti previdenziali e assistenziali per un’attenta gestione del contenzioso amministrativo.
