È stata avviata sulle reti RAI e sui canali web il 21 giugno la Campagna di sensibilizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare sul regolamento REACH e la relativa registrazione delle sostanze chimiche, con uno spot televisivo destinato a chiarire ai cittadini ed ai soggetti interessati, l’obbligo di registrazione per le sostanze chimiche.
Con l’entrata in vigore dal 1 giugno 2007, del regolamento CE 1907/2006 REACH, acronimo di “Registration, Evaluation, Authorisation and restriction of Chemicals” il Parlamento Europeo, ed in particolare la Commissione per le sostanze chimiche, si sono posti l’obiettivo di approfondire le conoscenze dei pericoli connessi all’uso delle sostanze chimiche, attraverso una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti gli utenti (fabbricatori, importatori ed utilizzatori finali) che mira ad elevare i livelli di protezione della salute umana e della tutela ambientale, contribuendo alla libera circolazione dei prodotti e contestualmente cercando di ridurre la sperimentazione animale, promuovendo l’impiego di metodi alternativi.
Registrazione reach 2018
Uno dei passaggi chiave imposto dal regolamento europea in questa ottica, è l’obbligo di registrazione delle sostanze prodotte o importate. I soggetti tenuti al rispetto di tale obbligo devono elaborare un fascicolo di registrazione, che contenga alcune informazioni sui rischi da esposizione, dedotte da studi di letteratura o, in assenza di questi, dalla caratterizzazione della sostanza attraverso test sperimentali rivolti ad individuare le proprietà pericolose di tipo tossicologico, fisico e ambientale.
L’Agenzia europea per le sostanze chimiche, istituita dal regolamento (ECHA), ha il compito di raccogliere i fascicoli di registrazione e valutare la qualità dei dati contenuti, per l’approvazione finale della immissione sul mercato e con l’obiettivo di creare un archivio di informazioni pubbliche accessibili a chiunque.
L’insieme dei dati così raccolti andranno a costituire un patrimonio di conoscenze, costantemente aggiornato, che consentirà agli utilizzatori di conoscere i rischi associati all’uso, e di valutare le corrette misure di prevenzione e protezione per mantenerli sotto un livello di controllo adeguato.
Il campo di applicazione del regolamento REACH è rivolto a tutte le sostanze chimiche, anche a quelle contenute nei prodotti di uso quotidiano (per esempio i disinfettanti per la pulizia degli ambienti); i destinatari delle informazioni raccolte sono le imprese, le istituzioni, e, dal momento che una grande quantità di prodotti presenti sul mercato contengono sostanze chimiche, anche i cosiddetti “utilizzatori a valle” (quindi potenzialmente tutti i cittadini) ai quali spetta la responsabilità di verificare che i loro fornitori abbiano regolarmente effettuato la registrazione.
I soggetti tenuti all’obbligo che non completano la registrazione della sostanza, non potranno più fabbricarla, importarla ed immetterla sul mercato.
Il termine ultimo per completare il processo di registrazione di una sostanza chimica è fissato per il 31 maggio 2018, data entro cui tutte le sostanze dovranno avere una propria “carta di identità”. La campagna di sensibilizzazione, avviata attraverso la diffusione dello spot sui canali tv e radio della RAI e sul WEB, sottolinea con lo slogan: “più sicuro l’ambiente, più sicuri noi”, come sia necessario ed indispensabile per la tutela della salute umana ed ambientale, adottare il giusto approccio nei confronti delle sostanze chimiche che potenzialmente potrebbero essere pericolose.
Lo spot richiama l’attenzione su come “La chimica non sia né buona né cattiva, ma in alcune occasioni può risultare dannosa per l’uomo e per l’ambiente”; e dunque alla base della valutazione dei pericoli ad essa connessi, è importante conoscerne le proprietà; a questo scopo è rivolto lo sviluppo del regolamento Reach, che attraverso la registrazione obbligatoria intende mappare in modo completo tutte le sostanze presenti sul mercato e nella nostra vita.
L’interesse per lo sviluppo della campagna è condiviso e sostenuto dalle amministrazioni coinvolte nell’attuazione del regolamento oltre al Ministero dell’Ambiente, il Ministero della Salute e il Ministero dello Sviluppo Economico.
L’elenco delle sostanze registrate è consultabile nel sito dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA).