L’agricoltura, insieme all’edilizia, è uno dei settori che da sempre fa registrare il più elevato numero di incidenti sul lavoro, anche mortali. È vero che il dato è costantemente in diminuzione, ma è vero anche che le cause sono da anni sempre le stesse: incidenti che coinvolgono mezzi agricoli da una parte e cadute dall’alto per gli edili.
Il Testo Unico 81/2008 per la sicurezza sul lavoro, non a caso tratta questi temi prevedendo tanto una specifica formazione, quanto misure di sicurezza che andrebbero sempre adottate: nonostante ciò, gli incidenti continuano a verificarsi. Basti pensare che nella seconda metà del 2009 in tutta Italia ci sono stati 211 incidenti che hanno visto coinvolti mezzi agricoli, in primis i trattori, e sono morte 127 persone.
In 99 casi erano conducenti, mentre gli altri 28 casi sono stati coinvolti altri lavoratori presenti. Oltre ai morti, sempre negli stessi incidenti, ci sono stati ben 133 infortunati. In 80 casi i lavoratori coinvolti avevano più di 65 anni (il 38% delle persone interessate) mentre solo 14, cioè il 6,6%, erano stranieri. Nella maggior parte dei casi (65%) gli incidenti si sono verificati proprio durante lo svolgimento del lavoro, sul terreno agricolo, dunque e non durante gli spostamenti del mezzo su strada.
Stando ai dati dell’Osservatorio ‘Il Centauro-Asaps (Amici polizia stradale)’ la regione in cui si è verificato il più alto numero di incidenti agricoli è l’Emilia Romagna (36 casi), seguita dalla Lombardia (17 casi) e a breve distanza dalla Campania (16 casi). Ultima della classifica la piccola Valle D’Aosta, con un solo incidente agricolo registrato.
In ogni caso l’esatta metà degli incidenti che ha visto coinvolti mezzi agricoli è accaduta nelle regioni del nord (106 casi), il 30% al sud e il restante 19% al centro. Un dato che colpisce e fa riflettere su quando ancora ci sia da fare per la formazione alla sicurezza è che, tra i lavoratori deceduti, vi siano stati negli ultimi sei mesi del 2009 anche 3 bambini, che erano trasportati sui veicoli agricoli.