È partita il 23 ottobre la raccolta di firme promossa
dall’Ugl (Unione Generale Lavoro) per fare in modo che la sicurezza sul lavoro
sia insegnata nelle scuole, di ogni ordine e grado, e torni ad essere di
esclusiva competenza dello Stato.
Lo ha deciso la segreteria confederale dell’Ugl presieduta dal segretario
generale, Renata Polverini.
Con due petizioni popolari, l’Ugl vuole sensibilizzare il governo sul fenomeno
degli infortuni sul lavoro che richiede interventi forti non solo sotto il
profilo dei controlli e dell’applicazione delle norme ma anche sul fronte della
prevenzione.
L’Ugl da tempo sostiene la necessità di favorire il radicarsi di una cultura
della sicurezza che coinvolga non solo i lavoratori di oggi ma soprattutto i
giovani saranno i lavoratori e i datori di lavoro di domani. Di qui
l’opportunità, sollecitata con la prima petizione, che la sicurezza sul lavoro
sia parte dei programmi scolastici in modo tale che la lotta agli infortuni
rappresenti un valore aggiunto e non un costo all’interno delle aziende.
Allo stesso modo, con la seconda petizione, l’Ugl ritiene che la sicurezza sul
lavoro debba tornare in via esclusiva competenza dello Stato: la questione
relativa alla sicurezza sul lavoro ha assunto dimensione di emergenza nazionale
e l’attuale legislazione concorrente di fatto ha determinato difformità di
trattamento tra cittadini in relazione all’efficienza della Regione in cui
lavorano e un imperfetto e a volte conflittuale coordinamento con gli altri
organismi dello Stato preposti alla tutela della sicurezza sul lavoro. È invece
indispensabile assicurare unità e centralità di legislazione, organizzazione e
controllo su una materia così delicata e dalle conseguenze drammatiche per i
lavoratori e le loro famiglie, quale la sicurezza sul lavoro.
Fino a tutto il mese di novembre in tutte le principali città si svolgeranno
incontri per illustrare le motivazioni delle petizioni e per la raccolta delle
firme.
Fonte: Insic