I dati forniti alla fine del 2009 all’Inail fanno osservare, per la maggioranza delle regioni italiane, una leggera flessione del numero degli incidenti sul lavoro. Ma si tratta di una flessione piccola e non uniformemente distribuita sul territorio.
Ci sono infatti regioni che continuano a fare registrare un’incidenza di morti ed infortuni superiori alla media e talvolta addirittura in crescita. Ma ogni tanto arrivano anche buone notizie, come quella che giunta alla fine del 2009 da parte dell’Inail di Prato. In generale il dato relativo alla provincia di Prato indica un calo degli infortuni: da 3.447 nel 2009 contro i 3.738 del 2008, e di un solo incidente mortale sul lavoro.
L’8% in meno, dunque, rispetto all’anno scorso. A diminuire sono soprattutto gli infortuni che si sono verificati sui luoghi di lavoro (fabbriche, uffici e cantieri), mentre sono sostanzialmente stabili quelli in itinere (446) e tra coloro che lavorano nei trasporti. Tra questi, infatti, si sono verificati 284 infortuni, l’8,24% del totale, poco meno di quelli del 2008 (325), ma più di quelli del 2005 (260).
Le notizie migliori arrivano comunque da uno dei settori che storicamente sono più soggetti a infortuni: l’edilizia. Nel settore delle costruzioni infatti, nel 2009, ci sono stato 471 incidenti, meno del 2008 (erano stati 538). Ottimo il dato per quel che riguarda l’evento più rischioso per i lavoratori edili: la caduta dall’alto; sono state solo 12 nell’anno appena finito contro le 36 di due anni fa (dato del 2007).
Buone le notizie anche per i tanti stranieri che lavorano nel settore: se nel 2008 erano stati ben 130 quelli che avevano subito un infortunio in un cantiere nel 2009 la cifra è scesa a 105. La comunità straniera più interessata dagli incidenti è quella albanese, con 126 infortuni (soprattutto autotrasportatori) mentre i cinesi, ampiamente presenti nella provincia di Prato soprattutto nel settore tessile, sono il gruppo con meno denunce: solo 8 nel 2009.