C’è una categoria di lavoratori per i quali la normativa relativa alla sicurezza è piuttosto complessa e particolare, tanto che il Testo Unico 81 sulla Sicurezza e la salute dei lavoratori ne riconosce la specificità: si tratta dei marittimi e dei portuali. Proprio della sicurezza lavorativa di queste categorie si parlerà alla fine di ottobre, precisamente tra il 28 e il
Il dibattito su questa tematica è stato negli ultimi mesi piuttosto ampio, poiché la sicurezza portuale e marittima si affaccia su un quadro internazionale dove l’approccio al problema comprende necessariamente il concetto di ‘gestione del rischio’ e prevede una classificazione di navi e porti secondo il livello di sicurezza.
Non è un caso che i lavoratori di questo settore attendono ancora l’emanazione di vari decreti e linee guida relative al loro settore, che serviranno a completare il Testo Unico 81/2008 sulla sicurezza del lavoro.
Il D.lgs 106/09 prevede – inoltre – l’emanazione di vari di questi decreti e linee guida, in alcuni casi fissando una scadenza, in altri casi non ponendo alcun limite temporale. Nell’ambito marittimo e portuale ad esempio il D.lgs 106/09 prevede che entro il 20/08/2011 debbano essere emanati decreti che ‘dettino le disposizioni necessarie a consentire il coordinamento con la disciplina recata dal presente decreto della normativa relativa alle attività lavorative a bordo delle navi, …, in ambito portuale, …, e per il settore delle navi da pesca, … e l’armonizzazione delle disposizioni tecniche di cui ai titoli dal II al XII del medesimo decreto con la disciplina in tema di trasporto ferroviario”. Da approvare anche, ma senza che sia stata disposta una scadenza, un decreto relativo alla ‘vigilanza a bordo di nave, in ambito portuale, aeroportuale ed altri’.