Le misure di prevenzione e protezione per la sicurezza sul lavoro prescritte nel TU sono rivolte
alla salvaguardia non solo dei dipendenti subordinati ma anche ai collaboratori a progetto/programma e ai collaboratori
coordinati e continuativi. Per questi, infatti, il committente si configura come
datore di lavoro in quanto organizza, attraverso la committenza, il lavoro dei collaboratori.
Lo stesso vale per i lavoratori somministrati a termine o a
tempo indeterminato in quanto, pur non essendo alle dipendenze del datore di
lavoro utilizzatore, sono inseriti nella organizzazione di quest’ultimo e
soggiacciono al suo potere organizzativo, e quindi sono oggetto della
tutela della sicurezza che è componente di qualità dell’apparato aziendale.
E i lavoratori dell’impresa familiare? I familiari sono
considerati, sotto il profilo che qui si esamina, equiparati ai lavoratori dipendenti: sono il coniuge, i parenti
entro il 3° grado e gli affini entro il 2°,
Essi devono prestare in modo
continuativo la loro attività di lavoro nella famiglia o nell’impresa familiare
senza che sia configurabile uno specifico e tipico rapporto di lavoro (art.
230bis c.c.).
Enzo Gonano