Unire le proprie sinergie per aiutare la donna e prevenire gli incidenti domestici. Questo l’impegno che l’Ispesl, Donneuropee-Federcasalinghe e l’Inail hanno concordato nel corso della Conferenza stampa di presentazione della seconda edizione del Mammaday.
Avvicinare le istituzioni alla famiglia e supportare la donna nel suo ruolo positivo dentro e fuori le mura domestiche. Così Federica Rossi Gasparrini, presidente Federcasalinghe, ha spiegato il significato del mammaday, quest’anno in campo con 70 manifestazioni in tutta Italia. “Vogliamo una donna positiva – ha precisato la Gasparrini – che non resti vittima degli incidenti domestici, ma che si possa muovere in tutta libertà nella sua abitazione. Per questo abbiamo attivato un numero rosa “mamma s.o.s.” per rendere operativi tutti gli strumenti che esistono per tutelare le mamme”.
L’obiettivo annunciato da entrambe le istituzioni è stato quello di ridurre drasticamente il numero degli infortuni, specialmente nell’ambito delle mura domestiche. L’ISPESL lo farà attraverso una capillare informazione e corsi di formazione a partire dai bambini. “Vogliamo iniziare dalle scuole – ha sottolineato il direttore generale Umberto Sacerdote – per far recepire ai ragazzi il modus vivendi. Inoltre è importante sottolineare che la donna è prima di tutto un lavoratore. La casa infatti va considerata come un ambiente di lavoro, dove specialmente le casalinghe sono esposte a gravi rischi: stiamo parlando di incidenti di lavoro in casa”.
Anche il presidente dell’Istituto Antonio Moccaldi ha evidenziato come “mentre in altri settori c’è una penetrazione più efficace e concreta della cultura della sicurezza, lo stesso non avviene nell’ambito delle mura domestiche. Ancora oggi il 70% delle donne subisce infortuni domestici. Non dobbiamo dimenticare che la casa è il lavoro principale ed è da lì che bisogna partire. Entrare nelle abitazioni, andare a vedere lo stile di vita delle casalinghe e delle donne ci dà la possibilità di incidere attivamente in quei settori che richiedono una maggiore attenzione”.
Anche l’Inail, rappresentata dal senatore Gianluigi Carnovali, capo segreteria del presidente dell’Istituto Sartori, si è detta pronta a collaborare ad un’attiva azione di prevenzione, anche attraverso un sostegno economico. “La donna che si infortuna – ha precisato Carnovali – è prima di tutto un problema sociale, perché cuore e fulcro della famiglia. Per questo l’impegno dell’Inail oltre che economico sarà di attivazione affinché anche il parlamento si occupi di una questione troppo spesso trascurata dalle istituzioni e dalla stampa”.
La conferenza stampa di inaugurazione si è svolta presso la sede dell’ ISPESL, in Via Urbana 167 – Roma.