L’Inail corre ai ripari di fronte al record degli infortuni in agricoltura, che avrebbero un indice di frequenza generale maggiore dell’85% rispetto alla media dell’Industria e servizi.
Un settore quello agricolo in cui ci sarebbe anche il primato dell’economia sommersa soprattutto al sud ed in particolare in Calabria. E lavoro irregolare fa rima con extracomunitario.
Irregolarità e provenienza estera sarebbero infatti due fattori che contribuirebbero all’alta incidenza degli infortuni. Questo sarebbe dimostrato dal fatto che le morti bianche tra il 2005 ed il 2008 sono aumentate tra gli stranieri mentre sono calate per gli italiani.
Per questo l’Inail intende accentuare i suoi interventi sul “campo” seguendo due linee: interventi di formazione rivolti ai soggetti che svolgono la funzione di orientamento dei lavoratori stranieri e una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta agli immigrati con l’obiettivo di aumentare la loro percezione del rischio.
La sensibilizzazione inizierà a giugno, con la distribuzione dell’opuscolo dell’INAIL ‘Straniero, non estraneo – ABC della sicurezza sul lavoro’, in dieci lingue: ucraino, rumeno, albanese, polacco, brasiliano – portoghese, tagalog, arabo, spagnolo, inglese e francese.