In tema di efficienza della Pubblica Amministrazione, argomento in voga in questo momento, può essere utile riportare l’esito di un sondaggio effettuato in una azienda pubblica di servizi: 160 lavoratori interpellati hanno dichiarato, per il 54,7% di non ritenersi al posto giusto; i più, 29,7% di essere sfruttati in mansioni superiori alla propria qualifica ed i restanti di non essere utilizzati in base alle loro capacità.
Altri risultati interessanti dall’indagine riguardano il fatto che il 43,3% dei dipendenti ritiene che il loro dirigente non sia competente nelle gestione delle risorse e che il 32,1% ritiene di non avere a disposizione né attrezzature né informazioni sufficienti per svolgere il proprio lavoro, ivi comprese le informazione sulle strategie aziendali.
Altra valutazione soggettiva che potrebbe essere collegata alle precedenti è che il 33, 6% dichiara di avere uno stato di salute pessimo o mediocre e che il 38,3% dichiara di sentirsi avvilito, depresso o semplicemente indifferente. In una azienda pubblica i motivi di stress lavoro correlato sono sicuramente più difficili, per i vincoli giuridici, da rimuovere rispetto ad una azienda privata, ma sicuramente qualche cosa di significativo si può fare sia fornendo ai dirigenti una formazione adeguata ad affrontare il problema sia facendo della comunicazione interna uno strumento che dia la sensazione ai dipendenti di essere una parte importante della organizzazione.
Purtroppo sembra che la manovra economica in corso, disponga che questo rischio, d’ora in poi non si applicherà più alle amministrazioni pubbliche. Una ammissione di fallimento ed un mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi.