Dai rapporti regionali che l’INAIL sta diffondendo in questi giorni ci sono buone notizie anche per la Calabria, che ha visto calare gli infortuni sul lavoro dai 13.528 denunciati nel 2007 ai 13.068 del 2008: una diminuzione che in percentuale corrisponde al 3,4%. Sul totale degli infortuni ‘solo’ 24 sono stati mortali – di cui 12 avvenuti nell’ambito della circolazione stradale ed hanno riguardato autotrasportatori, commessi, addetti alla manutenzione stradale – mentre nell’anno precedente i morti sul lavoro nella regione erano stati ben 35. La provincia che ha registrato il maggior numero di infortuni è Cosenza con 4.931 casi, seguita da Catanzaro con 3.645, Reggio Calabria con 3.239, Vibo Valentia con 1.310, Crotone con 969 casi. Crescono però le denunce relative alle malattie professionali all’interno del settore industria-servizi: sono 738 per l’anno scorso, mentre nel 2007 i casi accertati erano stati 603. Al contrario per quanto riguarda il settore agricolo le denunce sono in calo: erano 98 nel 2007 e si sono ridotte a 66 nel corso dell’ultimo anno.
Nel commentare i dati del rapporto Inail il direttore Mario Lo Polito ha voluto mettere l’accento sulla necessità non solo di prevenire gli incidenti ma anche di rimanere vicini e, ove possibile, aiutare al reinserimento i lavoratori vittime di infortunio. “È necessario – ha detto Lo Polito – sviluppare logiche di integrazione tra la regione e l’INAIL finalizzate all’assistenza e alla riabilitazione dei lavoratori vittime di infortunio, in modo da garantirne il migliore e più rapido recupero dell’integrità psico-fisica e della capacità lavorativa”.