Una mappatura del rischio infortunio, che tenga conto di parametri come il settore di attività, gli orari, i giorni ma anche sesso ed età dei lavoratori per ridurre il tasso di incidentalità; sconti sui premi per le piccole e medie imprese e iniziative sempre più mirate di formazione e informazione sui temi della sicurezza del lavoro. Sono questi soltanto alcuni dei progetti che l’INAIL ha in cantiere per ridurre al minimo gli incidenti sul luogo di lavoro, a partire da una sempre più stretta collaborazione con tutti i soggetti interessati dal fenomeno. Le nuove linee guida dell’Istituto sono state al centro di un’intervista realizzata dal quotidiano economico “Italia Oggi” al presidente/commissario dell’INAIL Marco Fabio Sartori.
“Abbiamo siglato numerosi protocolli d’intesa perché la sicurezza deve essere al centro dell’ attività delle imprese e dei lavoratori”, dice Sartori. “La mia intenzione è aprire l’INAIL alla collaborazione con le aziende, gli enti locali, le istituzioni, con tutti coloro che possono aiutarci a fare prevenzione e garantire sicurezza”. “La nostra azione è ad ampio raggio”, continua il presidente/commissario dell’INAIL. “Innanzitutto la prevenzione attraverso la firma dei protocolli d’intesa nello spirito della legge n. 81/2008 che vede nell’INAIL un attore centrale, sia sotto il profilo proattivo sia sotto quello della gestione dei dati infortunistici a livello statistico post infortunio”. Significative anche le risorse che l’Istituto metterà in campo dal 2009 per i progetti di sensibilizzazione sui temi della sicurezza. “Per l’anno prossimo l’INAIL stanzierà almeno 20 milioni di euro destinati a iniziative di formazione e prevenzione”, dice Sartori. “Riproporremo i camper, che hanno già girato lo scorso anno nei cantieri e non solo per diffondere la cultura della sicurezza. Intendiamo aumentare i nostri uffici tecnici itineranti per sensibilizzare il più possibile i lavoratori, i quali troppo spesso dimenticano che il lavoro fa male a se stessi ma fa male anche soprattutto alle famiglie”. Un altro aspetto significativo riguarda il reinserimento lavorativo. “L’istituto”, sottolinea, “vorrebbe gestire tutto il percorso riabilitativo fino a riconsegnare il lavoratore al sistema economico e produttivo”.
Progetti ambiziosi e importanti questi che il presidente dell’INAIL sa di poter realizzare grazie ai livelli di efficienza, di cui dispone l’Istituto. “Ho trovato una struttura con grandissime professionalità”, dice infine Marco Fabio Sartori. “Oltre alle strutture centrali, che sono ovviamente quelle rivolte alle aziende e ai lavoratori, l’INAIL dispone di professionisti di straordinario valore, dagli avvocati ai medici, agli architetti e ingegneri. Oggi la medicina del lavoro e quella legale italiana sono in massima parte nell’INAIL. I nostri avvocati sono un punto di riferimento per la magistratura… Gli ingegneri e gli architetti, sia pure sottoutilizzati per la mancanza purtroppo di investimenti, sono quelli che fanno le valutazioni e depositari della tecnologia… Insomma, uno straordinario valore che ci è invidiato da più parti”.
E per il futuro? Sartori non ha dubbi : “Vorrei un sistema ancora più vicino e presente nel territorio, ancora più efficace nell’informare, nel prevenire e nel riabilitare. Vorrei un salto di qualità in questo senso”.
Fonte: Inail