Altro venerdì nero per gli infortuni sul lavoro

 

25 Ottobre 2008

Ancora un venerdi’ nero per gli incidenti sul lavoro in Italia: oggi sono state cinque le vittime di infortuni mortali. Soltanto sette giorni fa, sempre nella giornata di venerdi’, erano stati otto. E ancora tra giovedi’ e venerdi’ 3 ottobre, c’erano stati 12 infortuni mortali in meno di 48 ore. E di fronte alla catena di morti il procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, chiede una procura nazionale che si occupi di Sicurezza.

Nel modenese e’ deceduto per un grave trauma cranico Simone Guagnini, un operaio di 31 anni che, insieme ad un collega, era impegnato al montaggio di un macchinario in un’azienda di Castelfranco Emilia.
Nel torinese, a Buriasco, un bracciante indiano di 24 anni, Ranjit Singh, e’ rimasto schiacciato fra due trattori. In Veneto, un elettricista di 32 anni, Matteo Lucarda, residente a Mirano (Venezia), e’ morto schiacciato tra una motrice ed un carrello mentre stava lavorando alla ‘Mecno service’ di Salzano (Venezia). In Valle d’Aosta, invece, un operaio e’ morto in un cantiere in localita’ Glereyaz di Saint Vincent (Aosta). E’ stato travolto e schiacciato da un piccolo escavatore ‘Bobcat’, condotto da un compagno di lavoro, che gli e’ piombato addosso a causa del cedimento del terreno.
Entrambi stavano lavorando alle fondamenta di un edificio. A Padova, e’ morta Diana Cromaz, 37 anni, dipendente della Artwood di Moimacco (Udine), che era rimasta gravemente ustionata nel settembre scorso. ”E’ necessario creare una Procura nazionale sulla sicurezza” ha detto oggi il procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, uno dei magistrati italiani piu’ impegnati sul rispetto delle norme antinfortunistiche, partecipando a Matera a un convegno nazionale dell’Ordine degli ingegneri sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. ”Purtroppo – ha spiegato – ci sono zone del nostro Paese dove i processi penali in tema di sicurezza del lavoro proprio non si fanno e altre dove si fanno, ma con una tale lentezza che si arriva alla prescrizione del reato.
 E questa genera un senso di impunita”’. Ma il bollettino di oggi registra anche numerosi feriti in tutta la penisola. Un operaio siciliano di 49 anni e’ rimasto ferito in un incidente avvenuto durante i lavori per la realizzazione di una galleria della Variante di valico a Badia di Castiglione dei Pepoli, sull’Appennino bolognese. E’ stato colpito da un masso che si e’ staccato, riportando la parziale amputazione di un dito della mano destra e la sospetta frattura di un piede, oltre a varie contusioni. Le vittime sul nuovo tratto della Bologna-Firenze, in costruzione dal 2001, sono complessivamente sei: l’incidente piu’ grave poche settimane fa, il 2 ottobre, a Barberino del Mugello in Toscana, dove tre operai erano morti sul colpo, cadendo da una quarantina di metri, dopo il cedimento della piattaforma sulla quale erano saliti per costruire un pilone di un viadotto.
Un operaio di 46 anni di Pozzallo e’ invece in gravi condizioni per il trauma riportato cadendo da una scala mentre lavorava al montaggio dell’impianto di condizionamento negli uffici del palazzo della Provincia a Ragusa. Un operaio straniero di 35 anni e’ infine rimasto ferito stamani alle gambe, dopo essersi ribaltato con un piccolo escavatore in un cantiere di regione Massabovi’, a Imperia.
Fonte: Ansa


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