L’Agenzia raccoglie e pubblica statistiche relative ai principali argomenti in materia di salute e sicurezza e relative alla gran parte dei settori pericolosi. Ecco alcuni dei più significativi: Agricoltura La percentuale di incidenti mortali negli Stati membri dell’UE a 15 è di 12,6 ogni 100 000 lavoratori; per quanto riguarda, invece, gli infortuni che determinano un’assenza dal lavoro superiore ai tre giorni la cifra supera i 6 000 casi ogni 100 000 lavoratori. Si tratta di alcune delle più alte percentuali relative a tutti i settori economici. Negli Stati membri dell’UE a 15 solo il 4% della popolazione attiva è impiegato nell’agricoltura, mentre nei nuovi Stati membri la percentuale raggiunge il 13,4%.
Edilizia
Circa 1 300 lavoratori muoiono ogni anno: ciò equivale a 13 lavoratori ogni 100 000, più del doppio rispetto alla media degli altri settori.
Istruzione
Circa il 15% dei lavoratori del settore dell’istruzione in Europa, dagli insegnanti ai cuochi al personale amministrativo, è vittima di violenze fisiche o verbali sul lavoro.
Sanità
La percentuale di infortuni nel settore sanitario è più alta del 34% rispetto alla media europea.
DMS (disturbi muscoloscheletrici)
Il 60-90% delle persone soffre almeno una volta nella vita di disturbi dorsolombari; il 15-42% delle persone ne soffre periodicamente.
Rumore
Un terzo circa dei lavoratori europei (più di 60 milioni) è esposto a elevati livelli di rumore per oltre un quarto dell’orario di lavoro.
Piccole e medie imprese
Nell’Unione europea operano 19 milioni di piccole e medie imprese (PMI), che danno lavoro a quasi 75 milioni di persone. Nelle PMI si registra tuttavia una percentuale sproporzionata (82%) di infortuni sul lavoro, che raggiunge addirittura il 90% circa nel caso degli infortuni mortali.
Stress
Più di un lavoratore su quattro nell’UE soffre di stress legato all’attività lavorativa.
Giovani
In Europa, i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni hanno almeno il 50% di probabilità in più di rimanere vittima di un infortunio sul lavoro rispetto ai lavoratori con più esperienza. Fonte: Agenzia europea per la sicurezza