Il REACH si adopera in Europa, fin dal momento della sua entrata in vigore nel giugno del 2009, per la condivisione delle informazioni sui rischi connessi all’impiego delle sostanze chimiche, che risulta uno degli obiettivi verso il quale gli enti preposti alla sorveglianza investono grande impegno e risorse.
A questo scopo esistono delle banche dati settoriali che sono finalizzate a rendere pubbliche le informazioni sulla diffusione, le caratteristiche di pericolo e le modalità gestionali di sostanze pericolose; l’elenco delle banche dati di sostanze chimiche pericolose con i riferimenti sui relativi contenuti, sono stati resi disponibili sul portale REACH del governo Italiano.
Banche dati sostanze pericolose
Banca Dati sostanze Vietate o in restrizione.
Contiene principalmente l’elenco delle sostanze con caratteristiche di pericolo ad oggi conosciute che ne impongono delle limitazioni o restrizioni al commercio, l’archivio è gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e raggruppa gli elenchi delle sostanze disciplinate dal regolamento REACH, dal Regolamento (CE) n. 850/2004 relativo agli inquinanti organici persistenti, e dal Regolamento (CE) n. 1005/2009 relativo alle sostanze pericolose per l’ozono.
Contiene l’elenco delle sostanze ad oggi classificate secondo il regolamento CLP (EC) No 1272/2008, come cancerogene, comprensive di schede di valutazione e considerazioni sulle modalità di esposizione e sui criteri di identificazione formulati dalle amministrazioni comunitarie internazionali che si occupano della gestione del rischio legato a proprietà oncologiche e coordinate in rete da parte del Centro Nazionale Sostanze Chimiche dell’Istituto Superiore di Sanità.
Banca Dati sostanze Sensibilizzanti
Come per le sostanze Cancerogene l’Istituto Superiore di Sanità raccoglie informazioni dai centri di ricerca specializzati in relazione alle sostanze classificate dal CLP come sensibilizzanti, sia per gli impieghi professionali che per uso domestico, intese come le sostanze ed i preparati che, per inalazione o assorbimento cutaneo, possono dar luogo ad una reazione di ipersensibilizzazione per cui una successiva esposizione alla sostanza o al preparato produce reazioni avverse caratteristiche.
Banca Dati sostanze Ecotossiche (DESC)
L’archivio è gestito dal Ministero dell’Ambiente e include un primo elenco delle sostanze considerate pericolose a livello ambientale e che possano causare danni all’ecosistema, con l’indicazione delle relative informazioni chimico-fisiche, ecotossicologiche e di destino ambientale.
A cura dell’istituto Superiore di Sanità non è rivolto all’utente generico ma esclusivamente agli enti sanitari, con lo scopo di reperire rapidamente informazioni per l’elaborazione e la comunicazione sul territorio di specifiche misure di carattere preventivo o terapeutico, anche in casi di avvelenamento. Rappresenta quindi uno strumento indispensabile per gestire emergenze di carattere sanitario per cittadini e lavoratori esposti accidentalmente a prodotti chimici pericolosi e contiene le informazioni sulle modalità di gestione di un evento incidentale da parte dei professionisti sanitari del settore.
Le informazioni contenute nella banca dati sulle sostanze registrate, gestita direttamente dall’Agenzia Europea per la valutazione del Rischio Chimico ECHA, consente di rendere disponibili tutte le informazioni di relative ad una sostanza soggetta ad obbligo di registrazione, che non siano coperte da segreto industriale, e utili per produttori, importatori, distributori e consumatori, per poter avere un confronto con quanto già depositato.
ECHA gestisce inoltre anche un archivio delle informazioni relative alla classificazione ed alla etichettatura delle sostanze chimiche ai sensi del regolamento CLP, a disposizione di fabbricanti ed importatori per una rapida consultazione del significato delle etichette dei prodotti e della relativa classificazione di pericolo. (http://echa.europa.eu/it/information-on-chemicals/cl-inventory).