Sono state recentemente pubblicate a cura della Commissione Europea per i rischi ed i diritti dei lavoratori, tre guide guide non vincolanti di buone prassi per l’attuazione della direttiva2013/35/UE relativa ai campi elettromagnetici. I tre volumi contengono informazioni dettagliate sui livelli di azione, sui i valori limite di esposizione, le misure di protezione e prevenzione, la sorveglianza sanitaria, l’informazione e la formazione dei lavoratori.
- Il primo volume elenca una serie di criteri e strumenti per effettuare la valutazione del rischio specifico EMF oltre a fornire indicazioni su eventuali ulteriori misure preventive e protettive per il personale esposto.
- Il secondo volume spiega nel dettaglio, attraverso dodici casi di studio, come la valutazione debba essere condotta e quali siano praticamente i dispositivi di tipo protettivo e le misure preventive da adottare. Gli esempi sono genericamente calati in contesti lavorativi standard, sebbene siano effettivamente riconducibili a situazioni realmente accadute.
- Il terzo volume, esplicitamente dedicato alle PMI, aiuta a meglio comprendere come gli ambienti di lavoro siano soggetti alle misure definite nella direttiva europea 213/35. La guida non fornisce gli estremi normativi e legislativi a cui assoggettarsi, deve quindi essere letta e interpretata nel contesto della direttiva internazionale, così come delle normative nazionali di riferimento.
Il terzo volume si articola su tre capitoli:
- il primo illustra genericamente gli aspetti introduttivi e normativi in riferimento alla direttiva Europea ed ai regolamenti nazionali che ne hanno recepito i contenuti e che, quando le misure locali risultano più restrittive rispetto a quelle definite nella direttiva madre, prevalgono sulle disposizioni della direttiva stessa EMF.
- Il secondo capitolo entra nel merito delle conseguenze e degli effetti sull’organismo umano dell’esposizione a campi elettromagnetici:
- gli effetti diretti, derivanti da esposizione a cause note che si basano su effetti conosciuti, sono i cambiamenti provocati in una persona dall’esposizione a un campo elettromagnetico;
- gli effetti a lungo termine, attualmente non noti e riconosciuti,
- gli effetti indiretti che possono essere provocati dalla presenza nel campo elettromagnetico di oggetti che possono risultare pericolosi per la sicurezza o la salute di un individuo (dispositivi elettromedicali, innesco accidentale di esplosivi e di incendi).
- Il terzo capitolo riguarda la valutazione dei rischi vera e propria e definisce le misure preventive e protettive da adottare anche in considerazione della presenza di soggetti esposti a particolari rischi, distinguendo tre categorie di esposizione:
- lavoratori non esposti,
- lavoratori esposti a particolari rischi (esclusi quelli con dispositivi impiantati attivi)
- lavoratori con dispositivi impiantati attivi
Per ognuna delle tre categorie, in considerazione di tutte le sorgenti conosciute che possono generare campi elettromagnetici all’interno di un luogo di lavoro, vengono definiti i livelli di intervento e le prescrizioni per la valutazione del rischio specifico, specificando in forma tabulare, ove il datore di lavoro sia tenuto a procedere con la valutazione e ove non lo sia.
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