Atmosfere esplosive
I numerosi incidenti che si sono sviluppati in passato nelle strutture aziendali in cui si sono create atmosfere esplosive in ambienti apparentemente innocui, ha contribuito alla creazione di apposite norme inerenti i rischi di formazione di atmosfere esplosive nei luoghi di lavoro.
L’intenzione degli esperti che hanno valutato le probabili cause di tali pericoli nelle aziende è stata quella di esaminare le esplosioni che si verificano non solo laddove c’è la presenza di gas, ma anche dove si sviluppano vapori, nebbie o polveri. Tutto questo rientra oggi nella disciplina della Protezione da atmosfere esplosive ed è stato inserito nel D.Lgs. 81/2008.
La legge prevede forme di tutela per tutti i lavoratori che svolgono mansioni in ambienti in cui possono facilmente verificarsi delle esplosioni, inclusi i lavori sottoterra per i quali le indagini geologiche abbiano dimostrato la probabilità di formazione di tali atmosfere.
Le norme non si riferiscono:
In base all’obbligo di compiere la valutazione dei rischi, sul datore di lavoro ricade la responsabilità di redigere un documento contenente la dotazione di misure tecniche ed organizzative idonee a prevenire l’eventuale formazione di atmosfere esplosive.
Può però succedere che la formazione di tali ambientazioni non possa essere evitata a causa delle particolari sostanze o materiali utilizzati in un’azienda, per cui il datore di lavoro dovrà evitare l’accensione di atmosfere esplosive e impiegare tutti i mezzi in suo possesso per scongiurare che in seguito ad un’esplosione i lavoratori subiscano dei danni fisici.
La valutazione dei rischi dovrà prendere in esame i rischi particolari, cioè quelli che sono conseguenza delle atmosfere esplosive in relazione a locali aziendali collegati attraverso aperture con altri ambienti, in cui esiste la possibilità che si formino atmosfere esplosive in grado di dare origine a vere e proprie esplosioni. Queste esplosioni sono la conseguenza:
Sul datore di lavoro ricadono inoltre degli obblighi generali, consistenti nell’adozione di tutte quelle attività che servono a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Si tratta di provvedimenti che servono a rendere sicuri e controllati gli ambienti in cui si possono creare atmosfere esplosive pericolose per i lavoratori. A tali provvedimenti segue una fase in cui si realizzano impianti e strumentazioni idonei a garantire un adeguato controllo durante la presenza dei lavoratori.
Spesso accade che alcuni eventi negativi per la salute dei lavoratori non dipendano dalla creazione di atmosfere esplosive da addensamento di gas, vapori, nebbie o polveri infiammabili, ma siano la causa dell’attività dei lavoratori o addirittura dipendano dagli indumenti indossati, i quali, se fatti con fibre sintetiche, possono accumulare elettricità statica e poi scaricare elettricità nell’ambiente circostante.
Per tale motivo il datore di lavoro ha anche il compito di predisporre innanzitutto opportune attività formative e addestrative per i dipendenti, e poi deve fornire ad essi delle dotazioni e degli indumenti con proprietà antistatiche.
Tutte questi oneri che gravano sul datore di lavoro possono essere catalogati all’interno delle misure di protezione previste per quei lavoratori che a differenza degli altri dipendenti di un’azienda sono maggiormente esposti al rischio di esplosione. Al pari di queste sono previste infine altre misure che hanno l’obiettivo di preservare l’incolumità fisica delle persone che svolgono un certo tipo di attività lavorativa e che devono affrontare delle situazioni di emergenza a seguito di avvenute esplosioni. Tra queste misure rientrano: i dispositivi di avvertimento ottici e acustici, la manutenzione dei servizi previsti per l’evacuazione improvvisa e veloce, l’utilizzo di generatori di energia elettrica, e l’uso di esplosivi particolari contenenti miscele di gas per ridurre l’effetto infiammabile dei gas che hanno determinato l’esplosione.
Per quanto riguarda i rischi da atmosfere esplosive è previsto che il datore di lavoro rediga e aggiorni costantemente un registro, chiamato documento sulla protezione contro le esplosioni, all’interno del quale riportare una relazione sui rischi individuati e valutati, la classificazione delle zone in cui possono formarsi atmosfere esplosive, le operazioni di manutenzione degli ambienti e dei dispositivi lavorativi.
Documento valutazione rischio Incendio
ANFOS: Associazione Nazionale Formatori Sicurezza sul Lavoro
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