La pandemia di COVID-19 ha cambiato profondamente il modo in cui lavoriamo. Molti di noi si sono trovati costretti a passare al lavoro da remoto, mentre altri hanno dovuto fare i conti con nuove norme di sicurezza e protocolli sanitari sul posto di lavoro. Tutto questo ha portato ad un livello molto elevato di stress per molti lavoratori. Per valutare lo stress da lavoro correlato alla pandemia, è importante prendere in considerazione diversi fattori. Innanzitutto, bisogna considerare le circostanze individuali del lavoratore: il tipo di lavoro che svolge, l’ambiente in cui opera e la sua situazione personale (ad esempio se vive o meno con altre persone). In secondo luogo, è necessario tenere conto del supporto fornito dall’azienda: se l’azienda ha messo in atto misure per ridurre lo stress (come programmi di assistenza ai dipendenti), se ha fornito adeguati strumenti tecnologici per il tele-lavoro e se sta gestendo efficacemente le conseguenze della pandemia. Infine, è importante considerare gli aspetti psicologici dell’impatto della pandemia sulle persone: la paura della malattia e dell’incertezza economica possono generare ansia e depressione nei lavoratori. Per valutare correttamente lo stress da lavoro correlato alla pandemia, quindi, occorre una valutazione globale delle circostanze individuali dei lavoratori e degli aspetti organizzativi dell’azienda. Solo così sarà possibile mettere in atto misure efficaci per prevenire e gestire lo stress da lavoro durante la pandemia.
Valutazione dello stress da lavoro correlato alla pandemia
11 Giugno 2023
Corsi online
Associazione Nazionale Formatori della Sicurezza sul lavoro eroga diversi corsi per il personale e per i datori di lavoro in materia. In particolare vengono offerti i corsi obbligatori introdotti dal Dlgs 81\2008 Testo Unico Sicurezza.